Distaccamento impianto centralizzato

Distaccamento impianto centralizzato“. Quante volte abbiamo pensato, noi semplici inquilini di uno stabile, se sia possibile richiederlo. Se tu sei proprietario di un alloggio, hai la legge dalla tua parte:

Il Tribunale di Roma con la sentenza n. 18721 del 22 settembre 2015 conferma la compatibilità della nuova disciplina del distacco con la normativa europea, non rilevando alcun contrasto tra l’art. 1118 c.c. e la Direttiva 2002/91/CE.

Pertanto, è sì possibile richiedere il distaccamento dall’impianto centralizzato del condominio, ma devi avere in mano della documentazione che comprovi “la mancanza di un grave squilibrio termico” nel condominio. Le continue (e a tratti giustificate) lamentele del condominio sono dovute al timore di dover “pagare di più” e ritrovarsi così degli aggravi di spesa non previsti. Quindi, con documenti comprovati e controfirmati da periti e ingegneri, puoi andare in assemblea e fare la tua legittima richiesta.

Ma non sempre é facile trovare un compromesso.

Perché ci sono stati dei casi, in passato, in cui si è arrivati addirittura ad intraprendere azioni legali per il sacrosanto diritto degli inquilini che fanno “esplicita richiesta di distacco dall’impianto di riscaldamento centralizzato”. E il più delle volte, i Tribunali hanno accolto le richieste degli utenti, rigettando i veti ed i divieti delle assemblee condominiali, che vietavano il distacco dall’impianto centralizzato.

Distaccamento impianto centralizzato: quali vantaggi?

Distaccamento impianto centralizzato
Il distaccamento impianto centralizzato non prevede solo benefici: ci sono dei costi ai quali gli utenti non possono sottrarsi.

Molti degli inquilini pensano erroneamente che, distaccandosi dall’impianto centralizzato, qualsiasi spesa condominiale relativa al riscaldamento possa decadere. Invece no!

Secondo la sentenza del Tribunale di Firenze n. 535 del 19 febbraio 2015, il giudice aveva indicato le norme di qualità UNI quali parametri a cui riferirsi per stabilire quali sono i costi di gestione che i condòmini distaccati devono continuare a pagare per l’impianto di riscaldamento centrale.

Il condomino che si stacca dall’impianto centralizzato non è più tenuto a pagare le spese di gestione del riscaldamento. Però è tenuto a pagare quelle di manutenzione straordinaria dell’impianto comune.

Divieto distaccamento impianto centralizzato: è valido?

La sentenza del Tribunale di Roma, riferendosi all’art. 1118 c.c., stabilisce che “il distacco operato dai ricorrenti è legittimo anche a fronte di quanto previsto dal regolamento di condominio, nel quale si legge che “nessun condomino potrà sottrarsi alle spese condominiali di qualsiasi genere e per qualsiasi esercizio anche se egli rinunci alla cosa comune relativa“. Pertanto, qualunque divieto da parte del condominio che obblighi gli utenti a restare con l’impianto centralizzato, è da ritenersi nullo.

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