Manutenzione caldaie: cosa c’è da sapere

Manutenzione caldaie: cosa c’è da sapere. La caldaia di casa, come tutti gli apparecchi di casa, ha necessità di un controllo periodico. Essendo un oggetto che richiede l’utilizzo del gas metano, la manutenzione ordinaria della caldaia non è eseguibile da un comune cittadino. Essa richiede l’intervento di un tecnico specializzato che sappia dove mettere le mani, e faccia rispettare le relative scadenze dell’analisi fumi.

Manutenzione caldaie: cosa c’è da sapere

Manutenzione-caldaie-cosa-ce-da-sapere
Manutenzione caldaie: cosa c’è da sapere sulle scadenze e sulle normative per la propria caldaia. Fonte: http://www.initonline.it

La manutenzione ordinaria delle caldaie è un’operazione da effettuare, oltre a rendere sicuro l’impianto, per normativa di legge. La normativa è indicata nel DPR 74/2013, entrato in vigore dal 12 luglio 2013, Essa recepisce una direttiva europea e rinnova la documentazione riguardo i controlli di “efficienza energetica” sia delle caldaie che dei condizionatori.

A livello di normativa, la scadenza delle manutenzioni possono differire da regione a regione. Pertanto, è consigliato contattare il proprio comune di riferimento per conoscere le effettive scadenze delle manutenzioni.

C’è da considerare inoltre che la manutenzione si divide in due parti ben distinte: la pulizia e l’analisi di combustione fumi.

Ogni quanti anni deve essere eseguita la manutenzione ordinaria della caldaia?

Per salvaguardare i componenti della caldaia dall’usura, è consigliato fare la pulizia almeno una volta all’anno. Non è comunque obbligatorio farlo, al contrario l’analisi dei fumi è obbligo di legge una volta ogni due o quattro anni.

Perchè la differenza di due o quattro anni?

Come indicato nei paragrafi precedenti, la scadenza della normativa è indicata dalle rispettive regioni, ma spesso è anche indicato nel libretto delle istruzioni del proprio apparecchio.

Si rende noto che la manutenzione ordinaria della caldaia è interamente a carico del proprietario dell’apparecchio, o chi comunque ne usufruisce. (In questo caso, l’affittuario). Se si tratta di un impianto condominiale, allora la responsabilità cade sul proprietario dello stabile, oppure all’amministratore di condominio.

 

(Visited 736 times, 1 visits today)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.